Zanzare KO grazie ai calzini sporchi
12 dicembre 2010 - In kenya un'équipe di ricercatori sta studiando un'esca a basso costo per catturare gli insetti pericolosi per la salute dell'uomo. Un composto a base di biancheria usata, zucchero e lievito efficace nell'80% dei casi. Si aprono nuove prospettive alla lotta globale alle zanzare.
Gli scienziati, dell'Università di Wageningen nei Paesi Bassi, l'Università di Nairobi in Kenya e il Centro Internazionale per la Fisiologia ed Ecologia degli insetti del Kenya (ICIPE), stanno mettendo a punto una trappola a basso costo per zanzare.
Limitare la proliferazione di questi animali è di fondamentale importanza, sopratutto nei paesi del sud del mondo dove rappresentano una reale minaccia sanitaria. Le zanzare sono infatti una delle principali cause di trasmissione di malattie i cui agenti eziologici (non è troppo difficile?) si collocano fra i virus, fra i protozoi del genere Plasmodium e fra i nematodi della famiglia dei Filariidae.
Le zanzare sono attirate dalla CO2 perché prodotta dagli animali di cui si cibano, da qui l'idea di utilizzarla come esca. Tuttavia gli esperimenti condotti a Lwanda, un villaggio rurale del Kenya, hanno evidenziato come solo il 5% degli esemplari liberati venga attirato dalla semplice CO2, in questo caso prodotta da una miscela di lievito e zucchero. Questa modesta percentuale sale però fino all'80% se nella trappola viene aggiunto un indumento umano usato.
Trappole con questo tipo di esca potrebbero ridurre significativamente i costi di bonifica, una singola trappola non dovrebbe costare più di 6 dollari e sarebbe così ipotizzabile una copertura di massa in tutti i paesi a rischio, anche quelli più poveri.
Wolfgang Schmied, a capo del team il cui studio è stato pubblicato sul “Malaria Journal”, sostiene che sono necessarie ulteriori ricerche per determinare esattamente quali sostanze chimiche dal profumo umano attraggano le zanzare per poter così produrre esche ancora più efficaci.
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